Marco si stava avvicinando finalmente alla sua casa, dopo un viaggio di lavoro lungo e stressante. La città si stava addormentando sotto il cielo di una sera d’autunno, con le luci dei lampioni che si riflettevano sull’asfalto bagnato dalla pioggia. Il cuore gli batteva forte mentre pensava alla sua famiglia, a Giulia, sua moglie, e al piccolo Leonardo, che ormai aveva due mesi.
Quando aveva lasciato casa, tutto era tranquillo. Non si sarebbe mai immaginato che il suo ritorno sarebbe stato così surreale.
Aprì la porta di casa e fu subito colpito dal silenzio. Un silenzio strano, come se l’intera casa stesse trattenendo il respiro. Guardò la luce accesa in soggiorno e si avvicinò a passi lenti. Poi la vide.
Sul tavolo della cucina, in mezzo alla stanza, c’era una culla. Ma Leonardo non c’era dentro. Al suo posto, c’era un piccolo pacco e due biglietti.
Il cuore di Marco si fermò per un attimo. Si avvicinò, i passi più leggeri, ma la mente pesante di domande senza risposta. Sollevò il primo biglietto e lo lesse.
“Non è un addio, Marco. Ma è qualcosa che devi capire da solo. Non posso più continuare a vivere con il segreto che ti ho nascosto. Per il bene di nostro figlio, forse è meglio che tu segua la strada che ti aspetta, senza di me.”
Marco trattenne il respiro. Giulia, sua moglie, non scriverebbe mai una cosa del genere. C’era qualcosa di inquietante, di profondo, in quelle parole. Poi sollevò il secondo biglietto. Il cuore gli batté più forte.
“Leonardo non è tuo. Non lo è mai stato. Ma ti prego, non cercare di scoprire la verità. Non ne avrai la forza.”
Le parole lo colpirono come un pugno allo stomaco. La stanza sembrava ruotargli attorno, le gambe cedettero sotto di lui, ma riuscì comunque a sostenersi, afferrando il tavolo per non cadere.
Cosa significavano quelle parole? Perché Giulia lo aveva lasciato senza spiegazioni? E soprattutto, cosa stava succedendo al loro figlio?
Si guardò intorno, cercando segni di Giulia, ma la casa era vuota. Il suono della pioggia che batteva contro le finestre sembrava sempre più forte, mentre Marco non riusciva a smettere di pensare a quella rivelazione. Leonardo non era suo. Ma chi era davvero il padre? E perché Giulia aveva scelto di lasciarlo nel buio di un mistero così grande?
Le risposte sembravano troppo lontane, ma in quel momento, mentre osservava il pacco sul tavolo, qualcosa gli sussurrò che forse, solo forse, la verità era più vicina di quanto pensasse.
Il silenzio della casa sembrava ormai diventato un’entità, come se l’intera vita di Marco fosse stata avvolta in una nebbia fitta, pronta a svelarsi. Ma a quale prezzo?
Si sedette al tavolo, con il cuore in gola, mentre un’unica domanda rimbombava nella sua mente: Perché?