Nel 1993, una fredda mattina di novembre, trovai un bambino davanti alla porta di casa mia. Non c’
Era il giorno più importante della mia vita. O almeno, così lo avevo chiamato per mesi. Gli esami di
Zoltán rimase immobile per qualche istante, il suo cuore batteva più forte che mai. La donna era seduta
Da qualche parte nel cuore di Dubai, tra le torri di vetro e acciaio, dove ogni strada respira lusso
C’era una volta una bambina di nome Alice, nata in una piccola città dove la bellezza esteriore sembrava
Non era mai stato nei suoi piani. Matteo Bocelli aveva sempre vissuto con l’ombra luminosa del padre
Era una giornata grigia, quella in cui decisi che tutto sarebbe cambiato. Il cielo coperto da nuvole
Con la mano sinistra tremante, Elena riuscì a trovare il suo cellulare nella borsa che Carina aveva lasciato
A Los Angeles, la città dove l’eccesso è normalità e il lusso una divisa, persino il bizzarro ha i suoi limiti.
Ogni giorno, alle 12:15 in punto, l’uomo con il cappotto grigio e l’aria elegante si sedeva al tavolo