È solo una parrucchiera ma guarda che bel taglio mi ha fatto – RiVero

È solo una parrucchiera ma guarda che bel taglio mi ha fatto

A diciassette anni, Katie aveva già imparato più sulla dignità e sulla sopravvivenza di quanto molti adulti potessero immaginare. Mentre le sue coetanee pensavano al ballo di fine anno, lei pensava a come pagare la bolletta della luce. Mentre i suoi compagni parlavano di università, lei imparava a lavare teste e a sorridere a clienti che la trattavano come invisibile.

Ma non restò invisibile per sempre.

A venticinque anni era la titolare di un salone nel cuore di Soho, con una clientela di alto profilo e un’agenda fitta come quella di un ministro. Attrici, CEO, giornaliste televisive: tutte si sedevano sulla sua poltrona, raccontando i segreti che solo una parrucchiera – una vera, una che ascolta – può conoscere.

Poi arrivò Sebastian. Arrogante con charme, intelligente e terribilmente consapevole di esserlo. Si conobbero a un evento benefico, e lui, affascinato dalla sua sicurezza, la corteggiò con eleganza. All’inizio, le sue battute sul suo lavoro sembravano innocue:
“È solo una parrucchiera… ma guarda che bel taglio mi ha fatto.”

Col tempo, divennero punture sottili.
“Non c’è bisogno che vieni alla conferenza, Katie. È roba noiosa per giuristi.”
“È solo una parrucchiera”, diceva agli amici, con quel tono scherzoso che ferisce più di un insulto diretto.

Katie resisteva, in silenzio. Finché, a una cena elegante, mentre lei tentava di inserirsi in una conversazione, Sebastian la zittì con una risatina: “Oh, lei? Solo una parrucchiera. Niente diritto costituzionale, temo!”
Risero tutti. Tranne lei.

Una settimana dopo.

Katie organizzò una cena. Solo poche persone, disse a Sebastian. “Amiche del salone.”

Si presentò vestita con eleganza sobria, un abito tagliato su misura e uno sguardo più affilato delle forbici che usava. Entrarono ospiti uno dopo l’altro:
– Una direttrice di rete televisiva.
– Una top manager di una multinazionale tech.
– Una stilista con milioni di follower.
– La signora Harrington, direttrice dello studio legale dove lavorava Sebastian.

Lui la guardò come si guarda una fiamma che non si era accorto potesse bruciare. Quando si rese conto che tutte quelle donne – potenti, brillanti, rispettate – erano sue clienti, sembrò perdere il fiato.

Durante la cena, le invitate iniziarono a raccontare di Katie. Di come le avesse salvato il look prima di un’apparizione televisiva cruciale. Di come avesse parlato loro da donna a donna, senza giudizi, quando erano sull’orlo di un esaurimento. Di come si sentissero viste.

Poi la signora Harrington, con un bicchiere in mano, lo fissò:
“Sai, Sebastian, la tua fidanzata ha più impatto sul mio team di quanto abbiano alcuni dei miei soci.”

Katie sorrise. Si avvicinò a lui e, con voce dolce, disse:
“Ti ricordi quando mi chiamavi solo una parrucchiera? Beh, ho pensato fosse giusto farti capire cosa significa sentirsi piccoli in mezzo a chi crede di essere grande.”

Sebastian arrossì. Non rispose.

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È solo una parrucchiera ma guarda che bel taglio mi ha fatto
Ho 54 anni e per la prima volta nella mia vita ho deciso di dire “no” a mia figlia adulta.