La suocera alzò lo sguardo, con un’espressione di incredulità. La sua mano si fermò sulla tazza di tè che stava cercando di prendere – RiVero

La suocera alzò lo sguardo, con un’espressione di incredulità. La sua mano si fermò sulla tazza di tè che stava cercando di prendere

Nastya guardò la sua suocera, tentando di rimanere calma. La situazione stava diventando insostenibile. In tre anni di matrimonio con Borya, le sue incursioni in casa erano sempre più frequenti, e lei si era abituata a fare i conti con le sue invadenti osservazioni. Ma oggi sembrava che qualcosa fosse cambiato.

Lidiya Mikhailovna, con il suo solito atteggiamento da regina di casa, stava scandagliando ogni angolo dell’appartamento come se fosse la sua residenza, nonostante Nastya fosse la padrona di casa, e lei fosse solo una ospite. Non c’era mai un commento positivo, nessun complimento, solo critiche costanti sul suo stile di vita, sul suo lavoro, su tutto.

Oggi, però, Nastya non ce la faceva più.

“Non voglio più fare finta che vada tutto bene,” pensò, mentre la suocera passava a commentare il più piccolo dettaglio della stanza. Il volto di Nastya divenne più serio. Si girò, e per un momento la luce grigia della pioggia che filtrava dalla finestra sembrò diventare più intensa. Un sentimento di frustrazione la pervase, quasi come un peso fisico.

“Lidiya Mikhailovna,” iniziò Nastya con voce calma, ma ferma. “Mi rifiuto di chiedere quel prestito. Non posso e non voglio farlo. È una questione di principio.”

La suocera alzò lo sguardo, con un’espressione di incredulità. La sua mano si fermò sulla tazza di tè che stava cercando di prendere.

“Ma come puoi dire di no a mio figlio? Vuole solo aiutarti. Non hai idea di quanto ci stiamo sacrificando per te e per il tuo lavoro. Borya non ti ha mai chiesto nulla, non ti ha mai messo in difficoltà. E tu, cosa fai? Ti rifiuti di fare questo piccolo favore per lui?”

“Non è solo un piccolo favore, è il principio. Non voglio essere dipendente da un prestito che non posso restituire. E soprattutto non voglio che Borya si senta in obbligo nei miei confronti. Io posso prendermi cura di me stessa,” rispose Nastya con determinazione.

Lidiya Mikhailovna spalancò gli occhi, e per un attimo Nastya pensò che la donna potesse perdere la pazienza, ma invece rimase in silenzio. La tensione nell’aria era palpabile.

“Sei proprio testarda, Nastya. Ecco, proprio come pensavo: non capisci quanto sia importante fare sacrifici per amore,” disse la suocera, abbassando la voce, ma con una punta di veleno.

Fu in quel momento che Nastya sentì il peso del suo sguardo sulle spalle, come una mano invisibile che la spingesse sempre più lontano. Era sempre stata quella la sensazione, da quando aveva sposato Borya. Una pressione costante, un legame invisibile che la soffocava. Ogni sua mossa veniva analizzata, ogni decisione veniva scrutinata. E ogni volta che cercava di farsi valere, si trovava a fare i conti con il muro impenetrabile della suocera.

“Fai le valigie e lascia il suo appartamento,” le disse la suocera, con una voce che non ammetteva repliche.

Le parole risuonarono come un fulmine nel cuore di Nastya. La sua mente lavorò freneticamente per un attimo. Sapeva che la suocera non intendeva letteralmente che dovesse lasciare Borya, ma che era un messaggio chiaro: non stava soddisfacendo le sue aspettative, e non stava seguendo il suo “consiglio materno”.

“Borya non merita una donna come te,” pensò Nastya. La rabbia cominciò a crescere in lei, ma invece di esplodere, decise di fare qualcosa che non aveva mai avuto il coraggio di fare: alzarsi in piedi e guardare la suocera negli occhi.

“Non accetto più questo,” disse con calma, facendo un passo indietro. “Non voglio più essere l’ombra della tua visione su come dovrei vivere. Non ti devo nulla.”

La suocera rimase muta, incapace di rispondere. Nastya si diresse verso la porta con una determinazione che non pensava di avere. Un’idea strana e liberatoria iniziò a farsi strada nella sua mente.

“È ora di fare un passo che nessuno si aspetta,” pensò. E mentre il silenzio gravava nell’aria, Nastya sapeva che quel giorno sarebbe stato l’inizio di un cambiamento che l’avrebbe liberata da quel legame che le stava soffocando la vita.

Fu in quel momento che la porta si aprì di nuovo e Borya entrò nella stanza, sorpreso. Ma Nastya, senza dire una parola, lo guardò per l’ultima volta con un sorriso che sembrava dirgli tutto. L’inizio di una nuova vita.

“Fai le valigie e lascia il suo appartamento,” pensò Nastya, ma questa volta non era più la frase della suocera. Era una decisione che finalmente spettava a lei.

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La suocera alzò lo sguardo, con un’espressione di incredulità. La sua mano si fermò sulla tazza di tè che stava cercando di prendere
Ma l’uomo si è alzato inaspettatamente, si è girato verso i passeggeri e ha detto ad alta voce: