A gennaio, Anna Martino affrontò la fine di un periodo della sua vita che non avrebbe mai immaginato fosse così difficile. Da tempo non sentiva il bisogno di preoccuparsi di nulla, ma da quel giorno qualcosa cambiò. Il ciclo mestruale, che da sempre aveva segnato la sua esistenza, smise improvvisamente di manifestarsi. Non c’erano vampate di calore, né sudorazioni notturne. Si sentiva leggera, anche se un po’ vuota.
«È solo la menopausa», si disse, senza dare troppa importanza al cambiamento. Aveva letto molto sull’argomento, sapeva cosa aspettarsi. I suoi amici la incoraggiavano: «Anna, sei fortunata! Non hai nemmeno sintomi!»
Ma poi le cose cambiarono. La stanchezza cominciò a prendere il sopravvento. Sentiva il corpo che le faceva male, soprattutto la schiena. Ogni volta che si chinava per giocare con sua nipote Chiara, sentiva un dolore acuto. Il suo appetito svanì, la testa le girava. Il viso era gonfio al mattino, le gambe doloranti alla sera. Non capiva cosa stesse succedendo e cercava di ignorarlo.
Ma un giorno, sua figlia Laura la guardò con preoccupazione: «Mamma, sembri esausta. Per favore, vai dal medico.»
Così, Anna decise di affrontare la realtà e si recò dal medico. Ma non fu una visita come le altre. Il medico, dopo un’attenta visita, sembrava preoccupato. «Devi fare ulteriori accertamenti», disse con un tono grave. «Sospetto qualcosa che non dovrebbe esserci.»
Anna non sapeva più cosa pensare. La paura di qualcosa di serio cominciò a insinuarsi nella sua mente. La sua vita, che sembrava scivolare via senza intoppi, ora sembrava all’improvviso in pericolo. «Non voglio morire così giovane», pensò, mentre fissava la piccola Chiara che giocava nel giardino, ignara di ciò che stava accadendo.
La sua famiglia, in silenzio, la accompagnò all’ospedale. Il marito, Paolo, sembrava impietrito, mentre le sue figlie si scambiavano occhiate nervose. La paura di perdere la loro madre li stava travolgendo.
In ospedale, fu immediatamente visitata. Durante l’esame, Anna si sentì come se il mondo intero si stesse sgretolando attorno a lei. Quando la dottoressa uscì dalla sala, il suo viso era grave: «Bisogna operare subito», disse.
Anna si sentiva persa. Ma in quel momento, mentre veniva preparata per l’intervento, un pensiero la colpì come un fulmine: «Ho ancora tanto da fare, non posso arrendermi ora!»
Fu operata in fretta, ma con successo. Il medico le spiegò che non si trattava di un cancro, ma di un malessere legato alla menopausa, che aveva creato complicazioni non previste. Dopo la terapia, Anna si riprese lentamente, e quando tornò a casa, abbracciò forte le sue figlie e il marito. La paura era passata, ma le sue priorità erano cambiate.
Il mondo intorno a lei non era più lo stesso, ma Anna aveva imparato che anche nei momenti più oscuri, c’era sempre una luce che poteva guidarti.