Luca Martini era un fotografo paesaggista con un debole per i luoghi abbandonati. Quel pomeriggio d’autunno aveva deciso di esplorare una vecchia villa fuori città, circondata da una fitta boscaglia e dimenticata da tutti. Aveva sentito parlare della Villa Ravani da un custode del museo locale, che gli aveva detto: “È un posto che nessuno osa più fotografare da anni… e c’è un motivo.”
Con la sua Nikon in spalla, Luca si fece largo tra le erbacce e i rovi fino al cancello arrugginito. Scattò decine di foto: i corridoi vuoti, i mobili coperti di polvere, gli affreschi scoloriti. La luce del tramonto filtrava dalle finestre rotte, creando ombre perfette. Era entusiasta: materiale perfetto per il suo prossimo progetto.
Ma fu solo la sera, al computer, che si accorse di qualcosa. In una delle foto più suggestive — uno scatto della grande sala da pranzo con la luce dorata del sole morente — si notava, riflessa nello specchio antico in fondo alla stanza, una figura.
Una donna in abito da sposa.
Luca sgranò gli occhi. Non c’era nessuno nella stanza, ne era certo. E non c’erano specchi in altri scatti successivi. La figura appariva solo in quell’unica immagine, perfettamente centrata, come se stesse… guardando direttamente verso di lui.
Zoomando, notò un dettaglio agghiacciante: la donna sembrava portare un velo strappato e le mani, pallide e ossute, premevano contro lo specchio, come se stesse cercando di uscire.
Iniziò a indagare. Scoprì che, nel 1927, proprio in quella sala, una giovane promessa sposa era scomparsa il giorno delle nozze. La leggenda raccontava che si fosse rifugiata nello specchio, cercando di fuggire da un matrimonio forzato con un uomo crudele.
Luca pubblicò la foto su Instagram con la didascalia:
“Guarda attentamente ?? Il fotografo si è accorto di aver catturato qualcosa di strano solo dopo aver scattato questa foto ?. Non sapeva quanto fosse unica la fotografia finché non l’ha controllata… ? Dai un’occhiata al primo commento ?”
Nel primo commento, scrisse solo:
“Zooma sullo specchio. Lei ti sta guardando.”
Il post divenne virale. Alcuni utenti giuravano di vedere la figura muoversi lentamente ogni volta che ricaricavano la pagina. Altri dicevano di aver sentito sussurri provenire dal proprio telefono.
E Luca? Non pubblicò più nulla dopo quella foto. La sua ultima storia diceva solo:
“Lo specchio… ora è nella mia stanza.”